Un unico magazzino per accogliere la generosità dei reggiani e gestire al meglio il sostegno alle famiglie in difficoltà. A Reggio Emilia è ormai pronto ad attivarsi a pieno regime un magazzino di stoccaggio dei prodotti alimentari e per la casa messi a disposizione da cittadini, aziende e associazioni: preziosissime scorte da utilizzare per pacchi alimentari da distribuire alle persone che – in questa fase così complessa, segnata da tante sofferenze economiche – faticano a poter fare la spesa. Il magazzino è stato approntato dalle realtà reggiane in prima linea nell’emergenza, fra cui Caritas diocesana, il centro di servizio per il volontariato DarVoce-CSV Emilia, l’emporio solidale Dora, le Ggev (Guardie Giurate Ecologiche Volontarie) della Protezione Civile, il Banco Alimentare e l’associazione Amici del Banco Alimentare di Reggio Emilia.
Da settimane, decine di addetti e di volontari stanno lavorando a pieno regime per raccogliere prodotti e per gestire la vasta rete di servizi spese e di sostegno ai nuclei alle prese con i problemi figli dell’emergenza, a partire dal brusco calo di risorse economiche.
Il flusso della solidarietà reggiana è massiccio, e col passare dei giorni è emersa la necessità di individuare un luogo unico in cui poter raccogliere in sicurezza tutte le donazioni, anche di grandi dimensioni. In questo modo è possibile avere un quadro preciso delle disponibilità e provvedere ai rifornimenti ai vari presidi che poi si occupano delle consegne dirette e dei servizi sul territorio, sempre grazie agli sforzi di tante volontarie e tanti volontari che si occupano di questa parte. Si è arrivati quindi al progetto del magazzino, portato avanti da Caritas, DarVoce e Dora assieme al Comune di Reggio Emilia, che ha messo a disposizione una capiente struttura, capace di accogliere le forniture e di consentire le varie operazioni di riorganizzazione e di spedizione. Il magazzino non è assolutamente un luogo di distribuzione diretta di beni alle persone, è una centrale di stoccaggio e smistamento che permetterà di rendere più snelle ed efficaci le operazioni in una città vasta e popolosa come Reggio. Nel magazzino arriveranno le donazioni e le scorte e da lì partiranno forniture verso gli “snodi” operativi che assistono la popolazione. Il tutto, grazie a Caritas, DarVoce, Emporio Dora, Ggev della Protezione Civile, Banco Alimentare e associazione Amici del Banco Alimentare di Reggio Emilia.
Nei giorni scorsi sono iniziate le manovre per attrezzare a dovere la struttura, e renderla funzionale alle esigenze operative e alle norme sanitarie, a brevissimo il magazzino diventerà pienamente funzionante in ricezione e in invio. Un’altra conferma degli sforzi e della capacità di operare insieme che le realtà solidali e la rete pubblica reggiana hanno fatto vedere in queste settimane, grazie all’impegno di tantissime persone coinvolte a vario titolo.
“Quello che viviamo è un momento straordinariamente difficile ma è anche un’occasione in cui si vede la capacità dell’uomo di fare il bene e di andare oltre l’egoismo, un pensiero che ha espresso bene Papa Francesco il 27 marzo scorso a San Pietro: Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti. Penso che questa frase rappresenti bene il progetto costruito con DarVoce. Solo insieme possiamo riaffermare i legami di solidarietà che sono alla base del nostro vivere comunitario. Questa idea era nel cassetto da diversi anni ma solo in questa momento di straordinaria necessità siamo riusciti a metterla in atto, credo che questo lavoro rappresenti un capitale che travalica questo momento”, commenta Andrea Gollini, Vicedirettore della Caritas diocesana.
“In questo momento difficile, la grande ricchezza a cui possiamo attingere è quella della solidarietà, del volontariato e dell’impegno dei cittadini. Questo progetto ne è una nuova conferma: tante realtà si sono messe insieme per pensare e concretizzare il magazzino, che rappresenterà uno strumento molto utile condiviso da tanti protagonisti. Siamo contenti sia per il lavoro collettivo fatto insieme sia perché in questo modo l’attività sul territorio dei volontari potrà essere ancora più efficace”, aggiunge Federica Severini di CSV Emilia – DarVoce.