Libri per bambini e per adulti, materiale di cancelleria preziosissimo in questi mesi di didattica a distanza e di svaghi obbligatoriamente casalinghi. Si è declinato in tanti modi – tutti importanti per le famiglie – lo sforzo solidale di Remida, il Centro di Riciclaggio Creativo di Reggio Emilia, per sostenere la cittadinanza durante l’emergenza sanitaria.
Remida ha messo a disposizione libri del progetto di scambio “Salvato da Remida”, e kit di penne, matite, colori e strumenti da disegno che il Centro di Riciclaggio aveva accolto dall’invenduto di una cartoleria. Materiale rimesso in circolo che si rivelerà molto utile per famiglie con bambini a casa da scuola. In collaborazione con CsvEmilia-DarVoce, il centro di servizio per il volontariato provinciale, sono state contattate delle associazioni e delle realtà impegnate nell’aiuto alle famiglie, in tanti modi. I volontari e le volontarie di queste associazioni hanno ricevuto da Remida le donazioni e stanno provvedendo alla consegna diretta alle persone che hanno necessità.
Cento libri per bambini e ragazzi sono stati affidati a I Santi Innocenti, da oltre un mese attivi per spese, commissioni, ritiro di ricette mediche e nella creazione di una piccolo biblioteca di condominio in tanti palazzi cittadini. In quest’ottica, i volumi sono un contributo fondamentale.
Cento kit di materiale vario di cancelleria sono stati portati all’emporio solidale Dora, che provvederà a darlo alle famiglie in difficoltà economiche sostenute già da tempo. Oltre alla spesa alimentare, arriverà un aiuto per i compiti e gli intrattenimenti con disegni e giochi di carta.
Infine, altri cinquanta libri di narrativa verranno recapitati a Città Migrante, che segue numerosi nuclei e singoli alle prese con problematiche lavorative e abitative. Un libro può essere un grande aiuto, in questa fase.
Tanti modi di essere presenti e solidali, mettendo a disposizione la rete e le attività radicate nel tempo da Remida, un progetto dell’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia del Comune di Reggio Emilia e di Iren. La cui gestione è affidata a Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi.
REMIDA
Remida, ideato nel 1996 a Reggio Emilia, è un progetto culturale di sostenibilità, creatività e ricerca sui materiali di scarto. Promuove l’idea che lo scarto, l’imperfetto, sia un possibile portatore di bellezza, capace di sollecitare riflessioni, proporsi come risorsa educativa, sfuggendo così alla definizione di “inutile” e di “rifiuto”. È un progetto dell’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia del Comune di Reggio Emilia e di Iren. La sua gestione è affidata a Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi.
Remida interpreta una possibile relazione tra la cultura dell’atelier e la cultura ecologica, nell’incontro tra l’esperienza dei nidi e delle scuole dell’infanzia di Reggio Emilia e Iren, in una comune volontà a proporre un inedito approccio alla sostenibilità. Alla cultura dell’usa e getta Remida oppone un’idea di materia come risorsa non infinita, suggerendo un riuso creativo come valorizzazione del materiale, nelle sue potenzialità, espressività e molteplici letture. Remida raccoglie dal mondo dell’industria, del commercio e dell’artigianato materiale destinato allo smaltimento, per offrirlo come soggetto da indagare.
I materiali provengono da oltre 200 aziende del territorio che aderiscono al progetto. Sono residui, materiali fallati, invenduti, o eccessi di produzione che il Centro recupera attraverso Iren e poi organizza, dispone e offre gratuitamente a circa 400 strutture tra scuole, associazioni ed enti sociali di Parma, Piacenza e Reggio Emilia per attività culturali, didattiche, educative.
Dal 1996 a oggi sono transitate a Remida oltre 800 tonnellate di scarti, contribuendo a una riduzione dei rifiuti destinati allo smaltimento. Gli ambienti a Remida sono in continuo mutamento, contaminati durante l’anno dai progetti in corso.
Per conoscere meglio Remida, visitare il sito www.remida.org.