“Gioco sospeso” di JouèClub Scandiano per Dora: il bilancio

Oltre cento giochi per un valore vicino ai 1.500 euro, generosi doni che hanno reso migliore il Natale di famiglie in difficoltà economiche. Si chiude con un bilancio estremamente positivo la collaborazione fra il negozio JouéClub Scandiano e l’emporio solidale reggiano Dora, realtà in cui cinquanta nuclei in sofferenza economica possono fare la spesa gratuitamente per un periodo delimitato, grazie al sostegno di volontari, aziende e privati cittadini.

A dicembre i titolari JouéClub Scandiano, Davide Massarini e Chiara Fioribelli, hanno lanciato l’idea del “Il giocattolo sospeso”, ispirata idealmente al caffè sospeso napoletano. I clienti del negozio scandianese potevano acquistare un giocattolo in più da lasciare nell’esercizio, a disposizione delle famiglie di Dora. In tre distinte occasioni i volontari hanno raccolto i giochi regalati e li hanno portati in emporio, a disposizione di mamme e papà che hanno così potuto fare ai figli dei pensieri natalizi belli e vivaci. Senza questa attività, difficilmente avrebbero potuto permettersi di acquistare questi prodotti.

Adesso è possibile fare un primo rendiconto. Se si sommano tutti i giocattoli sospesi comprati dai clienti, si arriva attorno a quota cento singoli doni, dal valore complessivo vicino ai 1.500 euro. Una bella dimostrazione di generosità e di attenzione da parte di tanti abitanti della zona, unita ovviamente alla disponibilità del JouéClub, uno dei più conosciuti e frequentati negozi di giocattoli reggiani.

Il percorso è partito a fine anno, quando Massarini e la Fioribelli si sono confrontati con Romina Abbadini, assistente sociale attiva nel territorio del Comune di Reggio Emilia. E’ stata la Abbadini a pensare al coinvolgimento di Dora, uno dei due empori solidali presenti nella provincia reggiana assieme a quello di Guastalla. Da lì si è arrivati al “Giocattolo sospeso”, un’iniziativa di marketing e sensibilizzazione che ha messo insieme mondo del volontariato e mondo del commercio, creando un’esperienza profondamente positiva, come sottolineato dallo stesso Massarini, presidente provinciale di Confcommercio. Un modo per far coincidere interessi e attenzioni al territorio circostante, ed alle sofferenze con cui deve fare i conti, che i promotori si augurano possa servire anche come esempio per altre future collaborazioni.